sabato 24 gennaio 2009

PER "REPUBBLICA" LA GUERRA FREDDA NON E' FINITA

Qualcuno informi Andrea Tarquini che la Guerra fredda è finita da un pezzo e, tra le sue tante ombre, si è portata via l’ennesima montatura antisovietica costruita attorno al penoso suicidio di Jan Palach. La storia del giovane, presunta “Torcia numero uno” di un inesistente movimento di estrema protesta contro il legittimo intervento sovietico in Cecoslovacchia, è già stata demolita dalla Storia; il fratello stesso, più volte ha ridimensionato il gesto del povero Jan ad una sfera assolutamente privata. Se Tarquini si fosse presa la briga di svolgere un’indagine seria su quegli anni avrebbe scoperto che oggi la maggioranza della popolazione dei Paesi dell’Est rimpiange l’Unione Sovietica e che la vera storia del Comunismo sovietico si potrà scrivere solo dopo aver svolto una rigorosa indagine sui metodi con i quali i Servizi dei Paesi occidentali hanno tenuto sotto scacco il blocco sovietico con la famigerata Guerra fredda.
Franco Arcidiaco, Reggio Calabria
Ho inviato questa lettera a Repubblica la sera stessa della pubblicazione del pezzo (11/1/2009) di Tarquini, un servizio assurdo pieno di luoghi comuni e di livore anticomunista; la classica gita spensierata dell'inviato che, tra un bagordo e l'altro, confeziona l'articolo adatto a "non disturbare il manovratore".

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