sabato 24 gennaio 2009

I CENTRI COMMERCIALI SONO L'INDUSTRIA DEL NOSTRO TEMPO

Tutto potevamo aspettarci, quando ci siamo accomodati nella splendida sala del Warner Village del Due Mari ospiti del convegno del CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali), fuorché di dover ricevere una vera e propria iniezione di ottimismo circa il futuro di queste attività che, come ha dichiarato a chiare lettere il presidente del CNCC Pietro Malaspina; svolgono ai giorni nostri le stesse funzioni che svolsero le fabbriche ai tempi della rivoluzione industriale. Con la differenza, aggiungeremmo noi, che i lavoratori di oggi operano in condizioni assolutamente ottimali rispetto a quelle degli operai di oltre un secolo fa. I parchi commerciali, per citare ancora Malaspina :”non sono una macchina adibita a semplice consumo e smaccata vendita, ma incrocio suburbano di qualità ambientale, accessibilità, efficienza energetica ed esposizione permanente di merci e servizi.” Tutti gli interventi che si sono succeduti hanno concordato sull’enorme potenzialità di sviluppo del nostro territorio e sull’appetibilità che esso riveste per i grandi investitori del settore: “Il Cristo dei centri commerciali non si è fermato ad Eboli” è stata la frase ad effetto di Enrico Biasi del comitato direttivo, ed effettivamente, valutando quello che si è creato e quello che è in fase di realizzazione, il Mezzogiorno appare come l’Eldorado del retail. E’ chiaro che non è tutto rose e fiori, la burocrazia, male endemico del Mezzogiorno, costituisce certamente un ostacolo; il costo elevato per la realizzazione di alcune strutture sovradimensionate, scarica gli effetti sul consumatore finale che si ritrova prezzi più alti rispetto al Nord, per non parlare dei problemi “ambientali” sui quali il convegno ha preferito glissare, ma che aleggiavano tra i commenti del pubblico in sala. Ad ogni buon conto, l’ombra della recessione è lungi dallo sfiorare l’Area del Due Mari ed unanime e convinto è stato il riconoscimento delle grandi qualità professionali ed umane della famiglia Perri che in dieci anni ha trasformato un’area agricolo-pastorale del territorio di Maida nel parco commerciale più importante della Calabria, volano dello sviluppo di tutta l’area che va dal Golfo di Sant’Eufemia a quello di Squillace.
Franco Arcidiaco

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