Oggi è morta la Storia. Per la mia generazione e minimo per altre due, con Rosario Villari è scomparsa una parte importante di noi. Il libro di Storia, che noi chiamavamo semplicemente “il Villari”, compagno fedele di interminabili pomeriggi di studio, ha contribuito a sviluppare la nostra coscienza critica; ci ha fatto capire che la Storia non è semplicemente quello che raccontano i vincitori e le classi dominanti, ma è quella scritta col sudore e col sangue delle classi operaie e contadine. Rosario Villari ci ha spiegato che la Storia si può interpretare e ci ha fornito gli strumenti per farlo; ci ha fatto capire che la “questione meridionale” non è uno slogan vuoto ma il prodotto di un preciso disegno geopolitico. Nel mio Villari le pagine della Rivoluzione Francese sono appena leggibili tra sottolineature di vari colori, in un bordo c’è anche una macchia di marmellata, anche questa annotata con cura, segno di una delle tante merende consumate distrattamente avvinto dalle epiche vicende che scorrevano sotto i miei avidi occhi. Addio compagno Sasha e grazie per la semina.
Franco Arcidiaco
Post pubblicato su FB il 18.10.17
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