giovedì 9 aprile 2020

SUGAR BLUE: LA RIVOLUZIONE NELL’ARMONICA di RICCARDO GROSSO

Riascoltando un vecchio CD ho ritrovato un mago dell'armonica; per parlarvi del grande Sugar Blue ho preso in prestito questo pezzo di Riccardo Grosso, che ringrazio, vero competente in materia:
Sugar Blue (nome d’arte del newyorchese James Joshua “Jimmie” Whiting) è un armonicista che ha decisamente rivoluzionato l’armonica come strumento nella Blues music e aperto i limiti supposti dello strumento stesso. Probabilmente il riconoscimento dal grande pubblico è per il riff del singolo dei Rolling Stones intitolato “Miss You” ma considerarlo solo per questo sarebbe limitativo e irrispettoso per l’importanza di questo armonicista. Amato dai musicisti, soprattutto dall’approccio moderno, quanto – purtroppo – spesso snobbato dai puristi del Blues, Sugar Blue rappresenta una delle pietre miliari dell’armonica perché ha saputo elaborarne lo stile, inserendo influenze jazz e una tecnica raffinata, partendo dal Blues ed espandendosi al Rock e ad un sound moderno, volutamente diverso dalla tradizione, per poter supportare uno stile tanto musicale quanto elaborato. Nel corso della sua carriera, Sugar Blue suona con Johnny Shines, Roosevelt Sykes e Louisiana Red. Secondo Ronnie Wood, Blue Sugar fu trovato da Mick Jagger mentre faceva busking sulle vie di Parigi e venne ingaggiato per suonare su diverse tracce degli Stones: “Some girl”, “Send it to me” e “Miss You”.
La sua voglia di rimanere nel Blues e imparare direttamente di maestri lo fa rifiutare di unirsi agli Stones, dopo queste registrazioni. Il trombonista Mike Zwerin suonò su Crossroads (1979) album di debutto di Sugar Blue. L’armonicista fu parte della Willie Dixon’s Chicago Blues All Stars. Capacissimo di suonare il Blues tradizionale, Sugar Blue nel 1985 vince un Grammy per il “miglior album blues tradizionale”, due anni dopo è nel film Angel Heart a fianco di Brownie McGhee.
Devi capire che la musica che stai suonando è una cornice. La cornice del quadro. Il vero quadro, la vera immagine del Blues sono le canzoni che scrivi. Sugar Blue
Suona principalmente in seconda e terza posizione e usa alcuni lick in entrambe le posizioni. Suona tutto in tongue-blocking, fatto che rende il suo modo di suonare, così veloce, articolato e se vogliamo indecifrabile, ancora più straordinario.
Uno degli elementi del suo stile è la scelta di note non standard in momenti precisi e l’uso di arpeggi fuori dallo standard Blues, quando suona in seconda posizione. In pratica suona come faceva Charlie Parker, inserendo l’estensione degli accordi: l’undicesima, la tredicesima, passando per il primo grado. Un’idea tipica del bebop, che proietta anche sull’ottava alta dell’armonica e suonano con un sapore decisamente differente sul Blues.
Il suono amplificato è carico di compressione, che facilita l’uso dell’ottava alta, e usa un riverbero abbastanza presente.
Non dimentichiamo, però, che Sugar Blue è un maestro della tecnica, ha grandiosa musicalità ed è geniale anche quando si tratta di suonare nello stile tradizionale: pur rimanendo nel linguaggio tipico del genere, lascia trasparire la sua personalità senza uscire dal contesto musicale.
Riccardo Grosso






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