martedì 24 giugno 2014

IL PD REGGINO TRA OSSIMORI, PAPI NERI E GUASTATORI

L’incontro organizzato da Leo Pangallo, sotto le insegne dell’Associazione Nuova Polis della quale mi onoro di esser socio della prima ora, ha portato a compimento un percorso che era stato avviato con la messa in circolazione del famoso “Foglio Excel”; un documento che cittadini di buona volontà e di provato senso civico, avrebbero dovuto riempire di contenuti e di stimoli utili a posare i binari sui quali dovrebbe sfrecciare il treno della rinascita e della riscossa della città. Effettivamente nella calda sala dell’Università Mediterranea, appena colpita dal fatale disastroso bilancio del Sole 24 Ore che misura impietosamente le performance dei vari atenei, è convenuta buona parte dell’intellighenzia reggina schierata più o meno con il Centrosinistra, ma sicuramente ascrivibile al “cerchio magico” che ruota attorno a quel florido pensatoio che è diventato negli ultimi anni il sito “ZoomSud” diretto da Aldo Varano. Non ho il compito ingrato del cronista, pertanto mi astengo dal tracciare la sintesi dei vari interventi che mi limito a definire: appassionati, documentati, compilativi, argomentati, pertinenti, superflui, noiosi, lobbystici, scontati, stilisticamente sempre in bilico tra i “cahiers de doléances” e le cronache del day after. Questa è la Democrazia signori e bisogna farsene una ragione, d’altra parte proprio in nome di questa presunta (direi malintesa) democrazia, tra quindici giorni esatti si celebreranno in città le primarie del PD e del CSX per la scelta del candidato a sindaco. Sono in una fase di profonda riflessione, l’età che avanza e le innumerevoli ferite da leccare fanno vacillare le mie dogmatiche certezze. Mi crescono un sacco di scrupoli; scuola comunista sovietica ma di osservanza renziana, sono un ossimoro che cammina. Figuratevi se devo essere proprio io a parlarvi di elezioni e per giunta di un istituto, quello delle primarie italiane, adattato sull’esempio di altre culture politiche, che trasforma in burletta alcuni dei temi che sono la polpa di una democrazia. Trovo sorprendente, pertanto, che all'assise di Nuova Polis si sia voluto completamente ignorare questa fondamentale e ineludibile circostanza. Tutte le belle intenzioni scaricate sul "Foglio Excel" se ne andranno praticamente a ramengo, se il prossimo 6 luglio dalle urne delle primarie non dovesse uscire il candidato sindaco "giusto". "Madamina il catalogo è questo", avrebbe detto il buon Leporello, fedele servitore di Don Giovanni. E il catalogo sciorina 4 nomi, di cui due organici del PD nonché figli d'arte e due valenti e stimati medici, dal passato politico indecifrabile, che finiranno inevitabilmente col rivestire il ruolo di guastatori. Enzo Amodeo e Filippo Bova sono infatti emanazione di due politici a lunga conservazione, Pasquale Tripodi e Peppe Bova, che stanno al nuovo corso renziano come io alla superiora di un convento di Carmelitane scalze. Mimmo Battaglia e Giuseppe Falcomatà sono dunque i candidati ufficiali di un partito che ancora a Reggio non ha una forma definita, con l'aggravante che questo scetticismo disfattista alligna proprio tra le fila della parte nobile della sinistra reggina. E via dunque con sciocchi luoghi comuni: "Peppi Falcomatà è figghioleddhu e Mimmettu Battaglia non avi carisma"; il tutto condito da una sovrana indifferenza nei confronti di una campagna elettorale che i due stanno conducendo con ardore e passione. Mi domando a chi possa giovare questo atteggiamento che non ho alcuna esitazione a definire irresponsabile e deleterio e porta a delegittimare due validissimi candidati. Molto probabilmente qualcuno di questi cervelloni avrà in mente la carta del "Papa Nero", sappia allora che con uno di essi ho parlato spesso in questi giorni, ma più che nero l'ho trovato livido, livido di rabbia per questo modo di condurre il gioco che sta portando la coalizione a sbattere contro il muro di una nuova e drammatica sconfitta. Sto seguendo dall'inizio la campagna di Peppe Falcomatà, mi hanno molto colpito la disinvoltura con la quale si porge alla gente, la capacità oratoria e la competente semplicità delle argomentazioni. Da questo giovane, che sprezzatamente i professionisti del fuoco amico continuano a definire giovane e inesperto, sta arrivando in questi giorni una grande lezione di maturità e serietà: più di una volta ha ripetuto infatti che in caso di sconfitta alle primarie non esiterà a schierarsi a fianco del vincitore per sostenerlo in una battaglia che da quel momento in poi sarà comune. Mimmo Battaglia ha confermato la stessa intenzione, insomma il PD a Reggio ha finalmente trovato due leader, entrambi credibili, che vanno sostenuti con convinzione e soprattutto lealtà.
Franco Arcidiaco
PS La pubblicazione di questo articolo è stata rifiutata dal direttore di "ZoomSud" Aldo Varano ed è stata invece accettata da "Il Quotidiano".

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