Con questo suo recente pamphlet, il grande etnologo Marc Augé catapulta il lettore in un sogno proibito. Tutto ha inizio in una Pasqua prossima ventura quando, dalla solita finestra del Vaticano, Papa Francesco informa, con voce chiara e netta, i fedeli assiepati in piazza San Pietro, che Dio non è mai esistito.
Dio non esiste: tre parole che equivalgono a una deflagrazione culturale di dimensioni planetarie; una verità svelata col candore del bambino della fiaba “I vestiti nuovi dell’imperatore”.
Senza timore alcuno, Papa Francesco prospetta ai suoi fedeli lo scenario di un mondo senza Dio. Naturalmente la rivelazione scatena il putiferio, dibattiti giornalistici e capannelli improvvisati radunano gente sbigottita che si ritrova orfana di un'idea che era al contempo scrigno di speranze e ragione di vita. È l’inizio di una settimana folle, che incendierà il pianeta e spazzerà via ogni sentimento religioso.
La rivelazione di Papa Francesco, che torna a chiamarsi Jorge Mario Bergoglio, infatti, oltre a destabilizzare i cattolici, innesca una micidiale reazione da parte dei fedeli delle altre religioni monoteiste che colgono al volo l’occasione per debellare il Cristianesimo e la sua ambizione di universalità. Gli islamici scatenano attentati per conquistare l’Occidente, i cinesi tramano per affermare il confucianesimo e i cattolici sono pressati da mezzo mondo affinché si affrettino a scegliersi una nuova religione…
In realtà però, la decisione del Papa non è genuina, dietro essa si cela il piano segreto di un movimento dal nome “Librement: movimento per la libertà e la resistenza mentali”. Lo scopo di “Librement” è quello “di donare a qualunque essere umano un'arma che elimini -una volta per tutte- quei cortocircuiti e quegli angoli oscuri che paralizzano il suo pensiero. Gli offriamo la possibilità di posare sul mondo uno sguardo sereno, curioso e attento e di godere senza remore delle sua capacità intellettuali e del piacere di vivere”. Gli scienziati vicini al movimento hanno isolato le basi neuronali dell’oscurantismo, considerato alla stregua di una sindrome degenerativa, e reso disponibile un farmaco che elimina istantaneamente e per sempre «le sensazioni di confusione mentale che sono all’origine di qualunque esperienza cosiddetta religiosa». Il movimento Librement dispone di una sostanza che si scioglie in acqua e che arriva a diffondersi come una silenziosa epidemia inarrestabile.
“Vedi, la gente ha capito che dietro la parola Dio si nascondeva quanto di migliore custodiscono in sé gli esseri umani: la loro piena consapevolezza della vita”.
Scopriremo tutto questo grazie a un personaggio che fa visita di tanto in tanto a Augé, si tratta di un certo Théo, un biologo genetista puro e duro che solo alla fine apprenderemo essere il figlio dell’autore.
Una favola contemporanea, visionaria e dissacrante, che in tempi di massacri nel nome della religione, tenendo il lettore con il fiato sospeso, lascia trasparire gli accenti di una fede razionalista: forse, senza la violenza che permea il sentimento religioso, la fratellanza tra gli esseri umani non sarà più un’utopia.
Franco Arcidiaco
Marc Augé
Le tre parole che cambiarono il mondo
Raffaello Cortina editore 2016
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